Basta girare l’angolo per vedere che grande salto di qualità ha fatto il ristorante: il nuovo D’O di Davide Oldani ora è un vero gioiello, il diamante che illumina la piazzetta di San Pietro all’Olmo, frazione di Cornaredo (esattamente dietro al vecchio ristorante, a mezzo minuto a piedi). Grandi vetrine, cucina a vista e luminosità abbagliano all’arrivo, un colpo d’occhio mica male. L’interno, poi, lascia a bocca aperta: tutto curato nei minimi particolari, il nuovo D’O ha il sapore del design scandinavo che già da qualche anno sta facendo innamorare anche noi italiani.
Grandi tavoli in legno chiaro di design, con tanto di fessura porta tovagliolo, ben distanziati. Sedie confortevoli, con poggia borsa e tanto di vano porta oggetti, apparecchiatura minimal ma elegante e luci soffuse ti fanno sentire coccolato. La cucina è sempre la stessa: ingredienti semplici, piatti di sicuro effetto. Adoro la cucina di Davide Oldani perché da poco riesce a tirare fuori tanto, tantissimo.
Per l’apertura, è stato proposto un menu fisso a 48 € che è stato capace di sorprendere e coinvolgere i palati poco allenati e anche quelli più raffinati.
Entrée della casa, un piatto a base di zucchina, in apertura, un pomodoro in tre consistenze capace di stupire. Ma è il risotto, piatto forte dello chef, che ha davvero fatto la differenza: semi tostati, mirtillo nero, caffè arabica creano un’esplosione di sapori da applausi. Per secondo il vitello all’olio, di una scioglievolezza incredibile e in chiusura un dolce tanto semplice quando goloso e giocoso: nocciola, gelato al lambrusco e pop corn.
A corredo la solita gentilezza e la tenerezza di uno chef emozionato nel vedere raggiunto un nuovo grande traguardo che, da clienti affezionati, speriamo gli porti tanta fortuna.
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