Iniziamo dalla fine. «Vi siete divertiti?». Nella domanda che ci ha fatto Matias Perdomo, chef e genio creativo di Contraste (Via Giuseppe Meda, 2), si racchiude tutto il senso di questa mini avventura. Da Contraste si pranza ma soprattutto si fa un’esperienza divertente con il cibo, perché i piatti che lo chef paraguayano 1 stella Michelin, ex del Pont de Ferr, propone ai commensali sono ciò che di più sorprendente si possa incontrare su una tavola: ravioli che sembrano spaghetti alle vongole, scatole che contengono ingredienti magici, monete capaci di trasformare un porcellino salvadanaio in un brodo di cassoeula e piatti di silicone. Tutto fa parte di quelle due ore di ottimo cibo e puro divertimento.
Nel suo Contraste Matias Perdomo propone una scelta senza fronzoli: o il menu Il Riflesso, fantasia dello chef a 140 € a persona, in cui potrete esprimere le vostre preferenze e i vostri desideri, o il menu degustazione, 7 piatti fissi a 100.
Noi, che siamo degli inguaribili curiosi, li abbiamo provati tutti e due (uno a testa, s’intende, che credevate?), abbiamo assaggiato tutto e ora vi dirò che, in via eccezionale, per non rovinarvi la sorpresa, questa volta ho deciso di non parlarvi proprio di tutto tutto quanto provato nel dettaglio: non voglio rovinarvi la sorpresa, l’elemento portante di questa esperienza.
Iniziamo con una prima distinzione fra menu Riflesso e menu degustazione.
Il degustazione è indubbiamente molto meno soprendente seppur buonissimo e lo consiglio in particolare a chi – magari al contrario nostro – non ama troppo le sorprese e preferisce leggere chiaramente ciò che si ritroverà nel piatto: cernia marinata, sashimi di filetto di bue, gnocchi alla brace e animelle solo pèer citare qualche prodotto. Nota di merito a uno dei più famosi piatti dello chef, che era in carta quando lo abbiamo provato noi: il mitico donut alla bolognese, una ciambella glassata, del tutto simile a quelle americane, che sa di… lasagna! Buona e divertente.
Il menu Riflesso, invece, è estremamente sorprendente. Ciò che si vede nel piatto non rispecchia ciò che ci aspettiamo al gusto e questo crea un’esperienza ritmata dall’incredulità.Preparatevi ad assaggiare ravioli che sanno di spaghetti alle vongole e ricci di mare che in realtà sono tutt’altro.
Tutto è un’incredibile sorpresa. Imperdibile chicca – forse soprattutto per una lombarda come me – il brodo che sa di cassoeula. E di questo sì, vi metto il video perché merita. Cliccate qui –> Brodo di cassoeula.
Infine i dolci. Non abbiamo saputo resiste all’iconico pulp fiction ma, seppur ottimo, devo dire che io ho trovato sensazionale la mela stregata: una cremosità e un gusto unici.
Da Contraste, poi, non si smette mai di giocare. E così anche con il caffè sono arrivati due piccoli dolcetti a forma di omini Lego.
La soddisfazione è stata totale, sul nostro viso a fine pasto avevamo un bel sorrisone. E qui torniamo al’inizio: «Vi siete divertiti?», ci chiede Perdomo. La risposta, non poteva che essere la stessa che solitamente si dà alla fine di un entusiasmante giro di giostra: «Assolutamente sì, non vediamo l’ora di rifarlo!».
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