Atmosfera elegante, menu variegato e di grande qualità, personale attento e preparato. E chi l’avrebbe mai detto che bisognava andare fino a Nova Milanese per scovare il miglior ristorante fusion di sempre? Ma d’altronde MU Fish (Via Galileo Galilei 5, www.mufish.it), costola del milanese MU dim sum, forte delle sua capacità non ha avuto paura di aprire in provincia. E ha avuto ragione: i suoi piatti bastano per far spostare i milanesi, che non rinunciano a una gita fuori porta gustarsi i piatti orientali con il tocco nostrano degli chef Jiang e Kim: il primo è stato per otto anni capo chef da Finger’s, mentre il secondo è maestro di dim sum, ha un passato di premi e riconoscimenti a Hong Kong e in Italia ha collaborato con Ba Asian Mood e Gong.
Ma passando all’atto pratico, cosa si mangia da MU fish? Innanzitutto dei ravioli da sogno: consigliatissima la composizione, con 5 tipi di ravioli diversi consigliati dallo chef.
Ma mi è rimasto nel cuore anche il loro Ebi kataifi, un gamberone argentino avvolto in pasta kataifi con una salsa home made meravigliosa, le capesante scottate con besciamella ma anche il sushi e i nighiri all’anguilla e al fat tuna con il foie gras, per non parlare del gin dara, il merluzzo nero dell’Alaska in tempura: da urlo.
Ottimi anche i dolci: oltre ai mochi, tante proposte in salsa occidentali arricchite con ingredienti orientali, in pieno stile MU fish.
Ad accompagnare, vini ricercati e una selezione di tè fuori dall’ordinario, sapientemente consigliati dal maître.
Il prezzo non è – ringraziando il cielo – quello a buon mercato degli all you can eat (vade retro!): qui la materia prima è di livello, ed è giusto pagarla. Si spendono una media di 50 euro a testa bevande escluse.
Vale tutta la pena: non sarete mai così felici di fare benzina per andare a Nova milanese.
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