La nuova cucina al servizio della tradizione per far riscoprire i sapori di un tempo
Bistrattata, forse anche ormai démodé, la cucina lombarda stava rischiando di finire nel dimenticatoio ma l’Antica Osteria Magenes ha deciso di riportarla in auge e trasformarla in una proposta da gourmand.
Mi sembrava un valido motivo per approdare in questo ristorante di Barate di Gaggiano – piena campagna milanese – che una volta era il tabacchi del paese e negli ultimi anni ha trovato una nuova luce grazie ai fratelli Dario e Diego Guidi, rispettivamente chef e maître del locale.
Vecchia tradizione, nuova cucina, un locale elegante completamente rinnovato di recente, il perfetto mix tra passato e futuro. Prenoto.
È da qui che inizia l’esperienza in un ristorante, dalla prenotazione. E per me, purtroppo il viaggio all’Antica Osteria Magenes inizia con il piede sbagliato.
Un inizio in salita
Un buono del valore di 200 euro acquistato in anticipo per fare un regalo, una prenotazione difficile. Tre chiamate, due email, forse un fraintendimento, la conferma di un tavolo che sembrava non voler arrivare. Ho pagato in anticipo e mi sono sentita un commensale di serie B. Una cosa che non dovrebbe mai accadere. Ci è anche stato chiesto in anticipo se avremmo mangiato alla carta o avremmo scelto un menu e in caso di dire quale menu avremmo scelto. Non mi è mai capitato di dover scegliere in anticipo di giorni che cosa mangiare. Un modus operandi che non apprezzo. La mia voglia di pranzare all’Antica Osteria Magenes dopo questo inizio tutto in salita era molto bassa. Un vero peccato. Avrei persino rinunciato, ma l’istinto mi diceva che all’Antica Osteria Magenes avrei mangiato bene: non mi sbagliavo.
L’offerta dell’Antica Osteria Magenes
L’offerta dell’Antica Osteria Magenes gioca su due fronti: quello della tradizione – rivisitata – e quella del gioco. Lo si vede anche dai menu degustazione proposti: Milano: ritorno al futuro, il menu degustazione per chi vuole godere appieno della tradizione lombarda, proposto a 70 euro a persona; Mini gioco, 10 portate a sorpresa per conoscere la cucina del ristorante, del costo di 80 euro a persona, e Il Gioco, 15 portate a 100 euro a persona. Nella carta, un mix di tradizione e innovazione che chiude con un carrello dei formaggi degno di nota.
Viaggio nella tradizione
Scegliamo il menu Milano: ritorno al futuro. Dieci portate per godere della materia prima milanese in chiave moderna. Ci aggiungiamo la cotoletta alla milanese, uno dei piatti di punta dell’Antica Osteria Magenes.
L’esperienza inizia con un piccolo mix di amuse-bouche davvero notevole che ci accompagna all’esperienza milanese vera e propria, fatta di tre piccoli antipasti riuniti sotto il nome di Tre passi a Milano: lingua salmistrata, insalata russa e mondeghili. A seguire, l’uovo in cereghin.
Arriva Milano – Torino: nervetti, cipolla rossa, salsa tonnata, vermouth. Odio i nervetti, non li ho mai mangiati. Ma amo sorprendermi e cambiare idea: questi sono buonissimi.
La testina di vitello, gamberi rosa, pompelmo e salsa brava era l’apoteosi della milanesitudine. Per me difficile per via della consistenza, ma è questione di gusti personali. Ottima per chi ama il genere.
Seguono Filoni (ovvero il midollo spinale), vichyssoise, capperi di Salina, fave di Carpino, caviale dry e Yaki-cuori d’anatra alla diavola e mais tostato, ovvero i cuori d’anatra con un tocco d’oriente. Due piatti sorprendenti anche per chi come me non ama il quinto quarto ma ha voglia di scoprire nuovi sapori e di superare i propri limiti.
Arriva il primo piatto. Lo aspettavo: riso e latte per me è un dolce ricordo di bambina, una pietanza amatissima, foriera di emozioni positive. All’Antica Osteria Magenes, nel menu milanese, viene proposto con capperi e liquirizia. Un colpo al cuore. In un attimo son tornata alla cucina della nonna, a quel pentolino in cui bolliva il riso colmo di latte.
La lingua d’agnello, bordolese, patate e scalogni è stata un’altra immensa sorpresa. Una carne tenerissima, scioglievole, saporita ma non stucchevole. Un gran piatto per noi seguito dalla cotoletta: una delle migliori mai mangiate. Panatura perfetta, così come la cottura. Buono ma perfezionabile il purè Robuchon, che ho avuto il piacere di assaggiare anche altrove.
Il gran finale è riservato a A4 tramonto in autostrada: veneziana e zabaione. Nulla da dire, se non un gran finale in trionfo.
Un’esperienza positiva quella del pranzo milanese all’Antica Osteria Magenes, capace di far passare in secondo piano qualche sbavatura di troppo. Il servizio infatti ha qualche lacuna che andrebbe colmata per migliorare l’esperienza. La cucina è un piccolo diamante, un buon servizio potrebbe farlo brillare di più. Sicuramente merita il viaggio nelle campagne milanesi, a patto che si faccia proprio il ricordo in toto della vecchia osteria e la si consideri come parte dell’esperienza.
Antica Osteria Magenes
Via Cavour, 7
20083 Barate (MI)
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