Sembra un dolce facile, eppure è difficilissimo trovare in giro una Tarte tatin fatta con tutti i crismi. È il mio dolce feticcio, dopo il tiramisù. Per anni sono andata a caccia della tarte tatin perfetta fino a quando, un bel giorno, in gita con gli amici a Torino, su suggerimento di due amiche torinesi, sono entrata in un noto ristorante del centro.
Vista la Tarte tatin sul menu non ho saputo resistere e l’ho ordinata. Non vi dico la mia gioia appena l’ho vista arrivare ma, soprattutto, appena l’ho assaggiata! Ovviamente ho chiesto subito di poter parlare con la cuoca che, con grandissima gentilezza, mi ha dato la sua ricetta, chiedendomi, però, di non svelarla al suo giro di clienti, altrimenti non sarebbero più andati a mangiarla da lei. Ecco perché, purtroppo, non posso dirvi di che ristorante si tratta. Io, però, la signora non la ringrazierò mai abbastanza.
Questa torta di mele, secondo la leggenda, sarebbe nata grazie all’inventiva delle sorelle Carolina e Stephanie Tatin, albergatrici a Loret-Cher, in Francia, che l’avrebbero inventata per ripare ad un errore.
Stephanie, cuoca provetta, pare facesse ogni giorno per gli ospiti dell’albergo una torta di mele fantastica. Un giorno, però, la giovane albergatrice si dimenticò di fare il suo preziosissimo dolce, ed era pieno di cacciatori che non aspettavano altro che divorare le sue prelibatezze! Così, senza farsi prendere dal panico, imburrò e cosparse di zucchero una tortiera, ci mise dentro le mele e la infornò. Ma, mannaggià, si dimenticò di foderare la tortiera con la pasta brisée! Così riparò mettendo la pasta sopra le mele. Sfornò la torta, la capovolse e la servì ai clienti: fu un enorme successo. Ecco come nacque la Tarte tatin.
Questa, ovviamente, è la leggenda. C’è chi dice che si fa con la sfoglia, chi con la pasta brisée. Io la amo in entrambe le versioni ma la preferisco con la sfoglia. Se siete capaci di farla voi in casa, ovviamente, tanto meglio. Altrimenti un rotolo di quelli che si trovano nel banco frigo andrà benissimo. C’è chi inoltre la fa con le mele tagliate solo a metà e chi con le mele a fette… Provate tutte le varianti e scegliete quella che più vi piace!
Ingredienti (per una teglia tonda di 24 cm):
- 6 mele renette
- 80g di burro circa
- zucchero qb
- 1 rotolo di pasta sfoglia tonda
- succo di 1/2 limone
- 1 pizzico di cannella
Preparazione:
- Sbucciare le mele e ricavarne tante fette alte 3/4 mm.
- Aggiungere un pizzico di cannella e cospargerle di succo di limone,
- Imburrare bene la teglia, cospargerla uniformemente di zucchero bianco: non dovrà più vedersi il fondo.
- Disporre sopra lo zucchero le fette di mele a raggera, coprendo bene tutti i buchi.
- Mettere tanti fiocchetti di burro – utilizzando la metà di quello rimasto – sulle mele.
- Cospargere di zucchero e coprire di nuovo con le mele a raggera.
- Aggiungere di nuovo il burro rimasto in fiocchetti, e cospargere con altro zucchero.
- Mettere la teglia con le mele sul fornello e far caramellare bene lo zucchero. Sarà pronto quando diventerà biondo.
- Coprire le mele con la sfoglia rimboccando la pasta verso l’interno.
- Fare una piccola incisione sulla pasta, nel centro.
- Infornare a 170° per circa 25 minuti.
- Sfornare. Lasciare raffreddare la torta senza girarla.
- Quando si sarà raffreddata, passare ancora la teglia sulla fiamma viva per qualche secondo: così facendo, lo zucchero si scioglierà e permetterà che le mele si stacchino dalla teglia uniformemente.
- Capovolgere la torta e servire, magari accompagnata da una pallina di gelato o da un ciuffo di panna.
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