In questi giorni la parola che ho stampata in mente è comfort food, una parola che uso in inglese perché non so tradurre decorosamente in italiano. Attenzione: non sono esterofila a priori ma sono solo intollerante a quelle traduzioni che nella nostra lingua non colgono il senso. Se il termine o il concetto in italiano non esistono, meglio usarla a proposito nella lingua straniera, non inventarne alla “come viene viene”.
Torniamo al comfort food di cui vi rivelerò l’ingrediente fondamentale: la nostalgia! Parola di origine greca che letteralmente significa “dolore del ritorno” in cui si sente la mancanza di una persona, di un luogo, di un avvenimento del passato che si vorrebbe rivivere.
Io sono una persona composta all’80% di nostalgia. Chi mi conosce bene lo sa che sotto alla Petunia festaiola c’è il perenne rimpianto di persone care che non è facile incontrare, di luoghi del cuore in cui vorrei star sempre, ma anche di momenti felici che purtroppo non torneranno più. Uno dei modi di colmare questi vuoti è consolarsi con il qualcosa che mi faccia star bene: una telefonata a un’amica, un abbraccione a quel magrolino di Mr.Ollister (vi rivelo che è un uomo esile e longilineo), un bicchiere di vino bevuto in compagnia o qualche piatto che mi faccia venire nella pancia quel calore consolatorio che arriva fino al cuore (e questo l’ho imparato da Cuore di ciccia di Susanna Tamaro. Direte voi: tu hai letto Susanna Tamaro? Sì, e penso che sia una straordinaria scrittrice per bambini!).
Adesso la smetto di annoiarvi e vi propongo quello che mi scalda il cuore più di tutto: una vellutata, fatta con i frutti dell’autunno, la zucca e le castagne. Con un tocco di rosmarino che ben si sposa con il sapore dell’una e delle altre, guarnita con un gran formaggio, il Castelmagno. Perché l’autunno è la stagione della nostalgia più intensa ma è anche la stagione in cui la natura mi regala lo spettacolo che io preferisco, i mille colori delle foglie che ingialliscono. E il giallo è un colore pieno di bellezza!
[L’idea mi è venuta dopo una serata a casa Alto Adige dove una zuppa molto simile a questa ci è stata servita direttamente in una pagnottina scavata che alla fine ci siamo mangiati. Pensateci!]
Ingredienti (per 4 persone):
– 600 gr di zucca delica
– 300 gr di castagne fresche
– 70 gr di Castelmagno
– 1 l di latte
– 1 cipolla
– 1 rametto di rosmarino
– 2 foglie d’alloro
– 2 noci di burro
– sale e pepe
Preparazione: Memore di tutti i tagli che si è procurata mia madre pulendo le zucche, col cavolo che mi arrischio a tagliare da cruda la sua durissima buccia. Prima di tutto se potete comprate la zucca già tagliata a metà, quindi acendete il forno a 200° gradi. Dopo aver tolto con un cucchiaio la parte molle interna avvolgete il vostro pezzo di zucca nella carta stagnola e lasciare cuocere almeno una mezz’ora al forno. Dopo questa operazione sarà facilissimo separare la polpa dalla buccia e usarla nella ricetta.
Scaldare una pentola d’acqua in cui avete sciolto un po’ di sale e messo l’alloro e cuocete le castagne a cui avrete precedentemente inciso la buccia. Una quarantina di minuti dovrebbero bastare se le vostre castagne sono di dimensioni medie. Procedete sbucciando accuratamente.
Scaldate in un tegame il burro in cui farete appassire la cipolla e un rametto di rosmarino. Aggiungete la polpa della zucca tagliata a cubetti e le castagne cotte che farete insaporire con del sale e del pepe. Coprire con il latte e lasciare cuocere per una mezz’ora trascorsa la quale, dopo aver levato il rametto di rosmarino, passerete tutto al minipimer.
Versate la zuppa in quattro cocotte coprendo con una spessa coltre di Castelmagno sbriciolato con le dita. Buon appetito!
Erica Di Paolo
Mia cara Petunia nostalgica, con questo piatto arrivi dritto al cuore!!! Il tocco che hai dato con il Castelmagno è strepitoso e credo stia d’incanto con le castagne. Devo ammettere che una cucchiaiata la assaggerei volentieri!!
Petunia Ollister
Grazie Erica, se decidi di provarla fammi sapere se il cuore si è scaldato, mi raccomando! 😉
Erica Di Paolo
Fffffffffffffffffffffffatta ^_^ In realtà l’ispirazione, alla luce della mia demenza pre senile, mi è giunta da una soffiata di tutt’altro genere. Poi mi sono ritrovata la tua vellutata nuovamente sotto il naso e mi sono detta “cavolo, l’avevo già assaggiata!!”. A dirla tutta qui ero rimasta folgorata dal Castelmagno, che ovviamente io non ho utilizzato (benedetto stile di vita salutare ^_^), ma posso dirti per certo che questo abbinamento zucca/castagna è da togliere il fiato!! Ho pubblicato la ricetta proprio oggi!
Un bacione cara.
Petunia Ollister
Da tutti quelli che la assaggiano commenti positivi. Sono soddisfazioni! Grazie!