Un gelato naturale, naturale davvero. Senza strani addensanti, con una lista di ingredienti brevissima e puro gusto. È quello di Al d. Mangiami la prima gelateria completamente all’azoto d’Italia, che ha aperto da pochissimo in pieno centro a Bergamo, in via Zambonate, 51 (www.aldmangiami.it).
L’ideatore è Marios Gerakis, un’entusiasta della naturalezza che noi abbiamo avuto l’occasione di conoscere molto, molto tempo prima di questa apertura grazie ad Al d., il bar ristorante che ha nel centro di Treviglio (Bg). È lì che è nato il suo pallino per le praline al cioccolato (pazzescamente buone) e il gelato all’azoto. È lì che, possiamo ben dirlo, da suoi primissimi sostenitori, abbiamo iniziato ad assaggiare i primi gusti, a capire che dietro al volto burbero di Marios si nascondeva un’entusiasmo incredibile e una pazzesca voglia di far bene.
Ci sono voluti anni di studio a Marios per fare questo gelato. Che il gelato all’azoto lo fa già qualcuno, ma il gelato all’azoto che resista nelle vaschette temperate come quello normale, che non si squagli a tempo zero, no, quello non ci era mai riuscito nessuno prima.
Niente proteine animali o vegetali, niente fibre, libero da additivi, né sintetici né naturali. C’è solo frutta, zuccheri e acqua per i gelati alla frutta, cremosi quanto quelli alle creme che sono, invece, a base di latte, panna, zuccheri e l’ingrediente che caratterizza il gusto. Tre ingredienti per i gusti alla frutta, cinque per quelli alle creme e nient’altro.
L’azoto – questo sconosciuto
No, l’azoto non è pericoloso. È una sostanza inerte, che evapora completamente e compone il 78% dell’aria che respiriamo. Viene utilizzato perché abbatte la temperatura così velocemente da non permettere la creazione di cristalli di ghiaccio e regalare al palato sapori più vivi.
Noi abbiamo visto questo progetto nascere. Conosciamo la passione di Marios e la sua professionalità. Sappiamo che la sua spasmodica ricerca alla naturalità è nata da un principio bello e profondo: la sua voglia di far mangiare a sua figlia cose genuine. E, si sa, non c’è niente di più profondo dell’amore di un padre per il proprio figlio.
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