Una squadra di dieci “chef-star” per rivoluzionare il mondo del catering.
Qualche giorno fa ho fatto un’esperienza molto bella: ho testato per voi il nuovo servizio catering “stellato” di Kitchen Mood. Vi tralascio il fatto che provare catering mi ha riportato alla mente il magico momento in cui dovevo scegliere il a chi affidare il menu del mio matrimonio (…forse sono l’unica sposa che tornerebbe ad organizzare tutto di nuovo!), e mi limito a raccontarvi di questo nuovo catering e di questa bella serata che ho trascorso.
In sostanza Kitchen Mood – già presente da tempo nel settore – per la prima volta, riunisce dieci cuochi di altissimo livello sotto un unico brand: per ogni tipo di evento si potrà scegliere a quali talenti affidarsi per offrire ai propri ospiti un’esperienza culinaria fuori dal comune, dalla cucina stellata allo street food, dalle ricette tradizionali ai piatti d’avanguardia.
I dieci chef coinvolti sono:
Diego Rossi: quindici anni ai fornelli delle più importanti cucine del Nord Italia. Ha ottenuto 1 Stella Michelin a Le Antiche Contrade di Cuneo. Ha fondato il ristorante Trippa Milano.
Eugenio Jacques Christiaan Boer: dopo molte esperienze al fianco di chef stellati, ha aperto in un cortile della “vecchia Milano” il ristorante Essenza, Miglior Nuova Apertura Milano 2015 per la Guida del Gambero Rosso.
Mauro Uliassi: ha nel suo palmarès 2 Stelle Michelin, 19 su 20 punti sulla Guida Espresso e 3 Forchette Guida del Gambero Rosso: riconoscimenti conquistati con il ristorante Uliassi, aperto nel 1990 a Senigallia insieme alla sorella Catia.
Marcello Trentini: ha portato l’alta cucina nella sua Torino con il ristorante Magorabin, aperto nel 2003 insieme alla sommelier Simona Beltrami. Nel 2008 entra a far parte dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, nel 2012 arriva la Stella Michelin.
Cristiano Tomei: si definisce “un artigiano ai fornelli”. Nel 2002 apre il ristorante L’Imbuto, che da Viareggio si trasferisce a Lucca, all’interno del Lucca Center of Contemporary (LU.C.C.A.). Qui la cucina sposa le opere d’arte e la Stella Michelin suggella questa fortunata unione.
Eugenio Roncoroni: ha fatto la gavetta come cuoco a San Francisco con chef come Janine Falvo, Angelo Garro e Michael Tusk. È lo chef di Al Mercato, ristorante gourmet dove propongono il loro originale concetto di ristorazione.
Moreno Cedroni: è un innovatore. Nel 1984 apre a Senigallia il ristorante La Madonnina del Pescatore (2 Stelle Michelin), nel 2000 a Portonovo nasce Clandestino, nel 2003 a Senigallia inaugura la prima salumeria di pesce al mondo, Anikò, e nello stesso anno inizia a produrre le sue rinomate conserve gourmet.
Felice Lo Basso: è partito da Molfetta, sua città natale, per arrivare tra i monti del Trentino Alto Adige e infine a Milano, dove nel 2011 riceve l1Stella Michelin come Chef Executive dell’Unico Restaurant Milano. Oggi sta iniziando una nuova avventura nel ristorante Felix Lo Basso, vis à vis con la Madonnina.
Giuseppe Zen: Ha attraversato l’Italia in lungo e in largo per scoprire la vera tradizione culinaria italiana. Di paese in paese, di casa in bottega, di fattoria in mercato ha compilato la sua personale enciclopedia di “mangiari di strada” e così ha chiamato il suo ristorante milanese.
Wicky Priyan: nato in Sri Lanka, in Giappone diventa l’unico allievo straniero dei maestri Kaneki e Sushi Kan, da cui apprende l’arte e i segreti del kaiseki, l’alta cucina giapponese. Tecnica, disciplina, talento e una profonda conoscenza delle materie prime rendono unica la “wicuisine”, in cui la cultura nipponica incontra i sapori mediterranei. Si può assaggiare soltanto da Wicky’s a Milano, 1 Stella Michelin.
Ognuno di questi chef ha una particolarità, ognuno è a disposizione per portare sulla tavola del cliente il meglio di se stesso. Dalle animelle all’astice, dai ravioli al risotto, io ho provato di tutto e, che dire, è impossibile non trovare un piatto del cuore fra queste tante prelibatezze.
Chi sceglierei io? Senza dubbio gli autori dei piatti che vedete qui sotto…. e questi piatti!
Per informazioni: www.kitchenmood.it
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